Under 13 - campionato U14 - ultimo capitolo di un campionato comunque bellissimo!
Eccoci giunti alla fine della Under 14. Termina, con un sesto posto in campionato, il cammino delle pesti del 2000, che risultano la compagine con un anno in meno meglio piazzata nella provincia di Torino. Questo fa ben sperare per l’anno prossimo e per l’immediato futuro: questo è bene! Ma…vi ricordate quando per radio diffondevano le temperature delle città italiane durante il programma del meteo? C’era sempre una città che non aveva dichiarato al servizio radiofonico la temperatura, per cui era :” non pervenuta” ( solitamente Santa Maria Di Leuca ) . Le ragazze del Trink, nell’incontro con le Bianco Blu ( a volte il caso…) sono effettivamente risultate “non pervenute”. Sarà stato il segnale satellitare che al Palasport di settimo si oscura e non si si riesce a prendere la “rete”, sarà la selezione provinciale del mattino che ha messo leggermente KO alcune delle nostre pesti. Potrebbe essere la primavera, l’allergia ai pollini, l’invasione delle cozze contaminate dalle scorie radioattive di Cernobil, i Nargilli ombrosi del sud est asiatico…mah? Non volendo discutere la tecnica ( perché chi scrive non è assolutamente di in grado di esprimere un parere, essendo ignorante in materia), possiamo dire che sul piano fisico le Chieresi sono arrivate un po’ scariche; un po’ come le batterie al Litio dei telefoni se le tieni poco in carica. Appannate anche sul piano mentale: come il vetro dello specchio del bagno dopo la doccia…al punto che nel secondo set combinano un pasticcio con i cambi, che di solito gestiscono in autonomia senza nessun problema ( Capita!)… Questo non è bene! Occorre essere sempre sul pezzo e usare tutta l’attenzione che si ha a disposizione per dare il meglio; l’auto gestione deve sempre essere controllata e messa in pratica con precisione svizzera. Il wild bunch dell’Involley gira meglio di un Baume et Mercier , se oliato con l’adrenalina dell’ agonismo e mantenuto con l’attenzione al gioco, che si deve a un orologio cosi prezioso. Questo sono qualità delle nostre ragazze, le quali già ieri in under 13 hanno fatto vedere, nonostante che le avversarie non avessero i mezzi per impensierirle, che stanchezza e mancanza di concentrazione non sono parte del loro bagaglio culturale sportivo. Le nostre ragazze non sono delle fuoriclasse o delle astronavi da gioco, ma sono capaci di diventare una buona macchina da volley. È scontato dire che la scatenata dozzina, più una ( sono tredici!!! ) ha già rimesso il treno sui binari e viaggia, alla velocità del Freccia Rossa, verso il clou della seconda parte di questo anno pallavolistico. Quindi, già dalla prossima partita, quando l’arbitro fischierà, trasformandosi in un capostazione di Trenitalia, saremo sempre ed ancora lì, con tutto il nostro cuore Involley, pronti a fare il tifo e vedere partire questo treno che non ha sirena monotonale, ma un inno ormai conosciuto quasi dappertutto: “… Su le mani tifiamo Chieri!!!”.
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