U13 Trofeo Casali - Vince l'Involley U13  il 5° Trofeo Casali, ma prima ancora vince la Pallavolo

Bene! Si può dire senza dubbio che la due giorni di torneo Casali 5° edizione è andata bene. Alla fine tutti coloro che hanno lavorato per questa manifestazione sono rimasti contenti e non solo per il risultato delle squadre di casa e di quelle che hanno partecipato, ma per il clima di amicizia sportiva che ha inondato le nostre palestre e i nostri palazzetti. Parlando della squadra di cui ci occupiamo solitamente come accompagnatori ufficiali…il Wild bunch, se preferite le Trink girls o meglio ancora le pesti del 2000, possiamo dire che hanno fatto un torneo al limite della perfezione. Hanno rispettato i dettami che i coach hanno loro impartito, cominciando dal girone di qualificazione, nel quale hanno fatto il risultato pieno. Le ragazze bianco blu hanno dato segni di uteriore crescita e maturazione sotto il profilo tecnico e di collettivo. Gli ottavi, i quarti sono stati giocati in crescendo; la crescita personale e  il carattere di atleta è maturato ulteriormente nelle nostre ragazze. La semifinale non ha avuto sbavature, quasi il gioco e la mentalità in campo fossero frutto, non del sudore versato in palestra durante la settimana, ma di una programmazione software o un applicazione da scaricare sull’I-Pod. Poi la finale. Quelle ragazze che vedo tutte le sere della settimana, Sabato pomeriggio avevano qualcosa in più, mentre si scaldavano sul terreno del Palafamila; cosa fosse, non lo so, ma avevano qualcosa in più delle altre volte. Il sorriso era quello di sempre, l’impegno era a mille, la concentrazione era tanta, forse con un po’ meno emozione dello scorso anno, ma c’era qualcosa in più…sarà che hanno 13 anni e non più 12? ...Mah? Comunque quando sono scese in campo hanno trovato dalla parte opposta della rete il Lilliput, squadra con la quale ormai hanno già a consuntivo un bel po’ di partite, ma questa gara l’hanno affrontata come se fosse la prima volta che si scontravano con le Bianco blu ( a volte il caso …) di Settimo T.se. Il match ha dato ragione alle ragazze di Chieri, che nel primo parziale lasciavano indietro quasi da subito le ragazze della cintura Torinese. Il secondo set vede partire con un piglio diverso le avversarie del wild bunch; queste, però, non riescono, malgrado il loro gioco di alto livello a tenere il pallino nelle loro mani e devono cederlo alle Trink girls, le quali, con sei punti di scarto, si portano a casa la coppa del trofeo Casali 5° edizione. Brave ragazze, avete fatto esultare i vostri tifosi durante il match, avete fatto saltare dalla panchina i vostri allenatori, avete fatto piangere il vostro TM quando vi hanno premiate come migliori giocatrici nelle categorie U12 e U13 (… devo smetterla di emozionarmi, tanto lo so che da Martedì mi farete di nuovo disperare…) Grazie! Per cui a questo punto potremmo anche chiudere l’editoriale, per non esaltare troppo questa vittoria, rimanendo con i piedi per terra e non farlo diventare una auto celebrazione ( Martedì si ricomincia per il 5° posto nella U14, come ha ricordato il Trink a fine gara al Palafamila…), con il solito ormai rituale: “…Su le mani…”.No! Non è ancora il momento. Perché oltre alla performance delle nostre squadre ci son stati momenti bellissimi e incredibili, che mi hanno ricordato come questo sport sia capace di regalare emozioni aldilà del risultato sportivo. Volete sapere quali? Ve ne farò un piccolo esempio citandone alcuni, per me, più significativi. La mattina di venerdì ho incontrato la squadra della Ternana; ho conosciuto Chiara, con i suoi codini parabolici ( pare che riesca a prendere anche Rai Premium e Disney Channel quando si fa quella pettinatura ), piccola di statura ma tanto generosa in campo quanto tutte le sue compagne, grande in partita quanto il suo numero 51 ( se ci fosse stato il premio simpatia lo avrei dato sicuramente a lei), e poi il capitano delle verdi / rosse, Elena 58, che ha un sorriso ancora assonnato mentre facciamo il sorteggio  palla per la prima partita, poi mi sorprende con una difesa incredibile su una delle attaccanti dell’Involley: grande cuore e generosità. C’è Vichy n. 23 del Valenza, che proprio di stare in posto 5 non ne vuole sapere, anche se a dirglielo è l’allenatore prima, il tavolo poi…e infine l’arbitro. Ci sono le ragazze di Trento che arrivano assonnate ( partenza alle tre di notte per essere in campo alle 9.00 del mattino ) e non trovano lo spogliatoio dove cambiarsi, nonostante ci sia  il nome della squadra sulla porta…Ritrovo l’allenatore del Viterbo, che mi abbraccia come se fossimo due amici da sempre; il suo abbraccio è sincero quanto il mio, ma non possiamo fermarci più di tanto, perché lui ha le sue ragazze da seguire… al prossimo anno amico mio! Ho conosciuto Soraya n.6 , capitano del Rivarolo, che sorride ogni volta che le parlo insieme, poi sul campo si concentra e dà anima e cuore per la tutta la partita ( e alla premiazione fa anche un bel po’ di casino!)… ci sono le ragazze del Lilliput che a fine di una partita dei quarti fanno crocchio con le ragazze dell’Involley, come se fossero una squadra unica; tra loro si sorridono e si parlano come se fossero più che compagne di squadra in selezione provinciale… come amiche! Prima della finale 5°/6° posto vedo allenatori e ragazze di Trento e Alessandria che si mettono in mezzo al campo e fanno una foto ricordo tutti insieme; tutte le ragazze sono splendide con il loro sorriso giovane e sereno. Ci sono le mamme del servizio bar che nonostante la stanchezza,  sorridono alle persone per far sentire il calore del cuore Involley, ci sono quelli della organizzazione che cercano la soluzione a tutti i problemi che si presentano, adattandosi, mimetizzandosi, spostandosi…andonsi… Alla fine di due giorni di pallavolo, tante ragazze sedute sul campo del Palafamila che aspettano la premiazione, una coppa e una maglietta ricordo. Mani che battono, grida di gioia… Ecco, dopo tutto questo ( ed è solo una piccola parte di ciò che mi piacerebbe raccontarvi ) vorrei che le mie parole si trasformassero in emozioni e ve le vorrei far sentire, farvi provare quello che io a gli altri abbiamo sentito dentro, ogni volta che abbiamo incrociato il sorriso di una di queste ragazze. Allegria, voglia di stare insieme, esperienza da condividere, amicizia, futuro giovane e… tante tante altre emozioni, che questo sport può regalare se fatto per lo sport, per i giovani, così come lo praticano tutte le ragazze che ieri erano sul campo del palazzetto. Ieri  ci sono state classifiche, che hanno premiato le varie squadre, ma la cosa più evidente è il verdetto che questa kermesse ha emesso: ieri ha vinto la Pallavolo. E non c’è appello!...adesso sì che vi posso dire “ …Su le mani tifiamo Chieri !!!”